Robert Carlyle Italia
Un grande benvenuto a chi entra nel sito di Robert Carlyle Italia! Qui potete trovare informazioni sulla vita di questo grande attore scozzese, Foto, Video, News e molto altro ancora. Qui potrete conoscerlo attraverso il suo percorso artistico e riconoscerlo nei suoi ruoli più famosi, come Gaz di Full Monty, Begbie di Trainspotting, Durza di Eragon, Plunkett di Plunkett e Mcleane, il Col. Ives di Ravenous, senza dimenticare il Signore Oscuro, Rumpelstiltskin di Once Upon A Time una delle serie tv più seguite in America negli ultimi due anni è andata in onda anche in Italia.
Walking with Giants
Robert Carlyle ha recentemente rilasciato un'intervista per Johnnie Walker nella quale parla del padre, scomparso 4 anni fa, e della sua crescita a Glasgow.
E' un'intervista davvero interessante e Robert rivela molti nuovi dettagli sulla sua difficile infanzia.
(potete vedere anche il video SUB ITA >>QUI<<)
Salve, qui è Robert Carlyle.
Oggi camminerete con me qui dalle mie parti a Glasgow.
Spero che abbiate con voi i vostri thermos perchè oggi qui si gela, ci saranno almeno 25 gradi sottozero. Questa zona ha costituito un ruolo cruciale nella mia vita e ciò che voglio fare oggi è portarvi a fare una piccola passeggiata e,fondamentalmente, raccontarvi da dove vengo e dove sono stato.
E' davvero molto insolito per me parlare praticamente di ogni aspetto del mio passato, quindi ciò che vi dirò oggi non è mai stato ascoltato prima e credo sia importante per me fare questo per un certo numero di ragioni, ma la più grande di tutte è mio padre, Dio lo benedica, che morì 4 anni fa. Quando se n'è andato mi è subito venuto in mente che nessun altro a parte me conosceva questa storia e che se domani fossi stato improvvisamente investito da un autobus, i miei figli non avrebbero avuto idea da dove fossi venuto, da dove fossero venuti i miei genitori, quindi questo mi è sembrato degno di considerazione.
La prima cosa che dovreste sapere di me è che quando avevo 3 anni mia madre abbandonò me e mio padre. E ciò fu ovviamente traumatico per mio padre; infatti, ebbe un esaurimento nervoso in quel periodo della sua vita. Lui proveniva dall'ambiente del mercato azionario di Glasgow, era un uomo da giacca e cravatta, ha lavorato duramente mio padre, ma quando il matrimonio finì lui entrò in una sorta di spirale e mi portò con sè in quello che fu un viaggio a dir poco incredibile. Dunque i primi sette anni della mia vita furono trascorsi al confine Est di Glasgow, e la zona Est di Glasgow era un luogo particolarmente difficile e poco raccomandabile dove vivere.
Noi avevamo meno di niente; eravamo più poveri dei poveri.
Così come questa breve storia che vi sto raccontando riguarda il camminare, il mio viaggio, noi cominciammo ad incamminarci da quando avevo 3 o 4 anni. Avremo camminato per miglia e miglia cercando qualunque cosa avremmo potuto trovare. Vi racconterò una storia che ricordo in modo particolare per dimostrarvi quanto fu difficile. Sulle confezioni di tè Brooke Bond c'erano dei piccoli francobolli e se tu ne collezionavi abbastanza su una piccola tessera potevi vincere una scatola di beni alimentari. Così avremo passato letteralmente mesi rovistando nei cassonetti cercando di trovare le confezioni di tè che avevano ancora un francobollo. Ovunque girovagassimo, forse ci saremo imbattuti in un bidone, mi si spezzava il cuore perchè sapevo che mio padre vi avrebbe trovato qualcosa da riutilizzare o rivendere, e davvero non importava cosa fosse, il mio papà avrebbe avuto un guardaroba sulla schiena e io l'avrei aiutato e saremmo andati avanti, tornando a quella totale fogna nella quale abitavamo.
Perchè eravamo così poveri?
Perchè mio padre non lavorava? Beh, vi devo dire, semplicemente perchè lui doveva occuparsi di me. Non c'era alternativa. Non c'era la famiglia, quando il matrimonio di mia madre e di mio padre finì, la famiglia di mio padre praticamente lo rinnegò, perciò lui non aveva riferimenti, non aveva assolutamente nulla.
E naturalmente, il concetto di famiglia monoparentale perfino allora era molto vago, percui vi era
un certo tipo di diffidenza verso mio padre da parte delle istituzioni di sicurezza sociale e simili
che cercavano continuamente di portarmi via. E mio padre allora si spostava di domicilio in
domicilio principalmente per fuggire. Devo essere onesto, siamo sopravvissuti rubando per molto
tempo sapete,lui rubava roba, la rivendeva, e ciò ci faceva andare avanti per una settimana o due.
Era vivere in base ai tuoi ingegni sapete, era davvero vivere di ingegni e mio padre su quello era
geniale. Ha fatto alcune cose davvero straordinarie, e forse questo è stato il primo segnale di ogni
idea di recitazione nella mia vita.
Ciò che mio padre solitamente faceva era portarmi a quella che chiamavano previdenza sociale e
durante il tragitto mi diceva, “farò un po'di scenate qui,urlerò e griderò un sacco, farò finta di
lasciarti ma non preoccuparti figliolo, tornerò indietro a prenderti”. Ora queste istituzioni erano
spietate, era quasi Dickensiano sapete, e fondamentalmente ti sedevi laggiù e venivi umiliato, e
alla fine della giornata ricevevi di nuovo una scatola di cibo. Ma cercare di ottenerla era davvero
un talento.
Così spesso mio padre mi prendeva e diceva “guardate a noi serve questo,abbiamo bisogno di
soldi”, ”non possiamo darle soldi Mr.Carlyle”, “Okay, prendete lui”.
E io ricordo la risata di queste persone “non essere ridicolo,di cosa stai parlando quello è tuo
figlio”,e diceva “è mio figlio, ma non posso più occuparmene, è compito vostro, addio” e se ne
andava. Mio padre era come un levriero, fuori dalla porta
e via, ed io seduto lì a guardare tutto ciò, e pur sapendo che sarebbe tornato indietro lui era così
convincente che pensavo se ne fosse andato per davvero. Allora sembrava che tutto fosse contro
di noi sapete, eravamo io e mio padre contro il mondo, quello era tutto. Mia madre in verità
riapparve quando avevo più o meno 6 anni. E ricordo che ero seduto a casa con mio padre quando
entrò questa donna, aveva addosso un cappotto in pelliccia. Erano passati solo tre anni ma non la riconoscevo, e mio padre disse “quella è tua madre”, e ricordo solo che mi si avvicinò e mi coprì con quel cappotto, e ricordo la sensazione della pelliccia, l'odore del profumo, e pur essendo così piccolo, solo sei anni, ricordo che mi sentivo felice. E, sapete, pensavo che fosse ritornata per sei mesi e ho recentemente scoperto che in realtà era tornata solo per due settimane. Glielo vorrei poter chiedere ora. Se c'è qualcosa che volete chiedere ai vostri genitori, fatelo prima che se ne vadano perchè una volta che se ne vanno, se ne vanno.
Sono ovviamente grato a The Full Monty, per tutta la mia intera carriera. Ciò che mi colpì fu che avevo 32 anni quando uscì The Monty, credo che mio padre avesse la stessa età quando il suo matrimonio cominciò a fallire e lui ebbe me, e suppongo che fu per me il primo vero segno di quanto mio padre mi abbia amato. Lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per me, avrebbe ucciso per me, ma ad un tratto cominciai a capirlo. E naturalmente Gaz in The Full Monty avrebbe fatto qualunque cosa per suo figlio, alla fine si è spogliato in pubblico, ma sapete...scusate è il mio agente.Così arrivò un punto in cui mio padre decise di lasciare il confine Est di Glasgow. C'era una tale atmosfera di violenza, e mio padre si accorse che perfino alla giovanissima età di 6 o 7 anni mi ci stavo facendo trascinare. Ricordo di aver visto queste violente, feroci gang scontrarsi fra loro. Fu come la “Carica della brigata lucente”(poesia).
Noi ragazzini andavamo sotto le automobili mentre ci guardavano dalle case popolari, e ricordo di aver visto questo ragazzo, non so cosa successe alla fine, ma vidi solo questo bullo enorme puntare al braccio di questo ragazzo per, senza dubbio, ferirlo e so che non dimenticherò mai l'urlo che questi fece.
Rimasi davvero scioccato da ciò e fu quasi subito dopo ciò che mio padre pensò “bene, andiamocene da qui”, e finimmo al confine ovest di Glasgow, che di certo era un luogo molto più pacifico dove vivere. Haha, sto guardando un cane, un tipico collie di Glasgow laggiù, “dammi la mia pallina oppure ti mordo”.
Io tendo a dividere la mia infanzia tra oscurità e luce, e I primi sette anni furono certamente l'oscurità; il confine Ovest di Glasgow era in technicolor, più luminoso della luce. Dato che stiamo camminando qui, ai giardini botanici fu pressapoco dove tutto per me ebbe inizio. Mio padre era negato in tutti gli altri aspetti della sua vita finanziaria, ma era abbastanza bravo nel pagare l'affitto. Ma ciò che successe fu che il proprietario non si fece vivo, passarono due o tre settimane, e ricordo ancora quest'uomo il suo nome era Mr. Macooloo, e presumibilmente veniva dalla
E poi, diciannove anni, era il mio compleanno e qualcuno mi regalò questi buoni libro omaggio, così questo era il libro che volevo, si chiamava Hollywood: I pionieri, e mi erano avanzati 75 centesimi dai buoni libro, e accanto al libro Hollywood: I pionieri c'era un copione teatrale. Lo sfogliai tutto e ne vidi uno intitolato The Crucible, e pensai credo di conoscerlo, devo averlo letto da qualche parte, e mi ricordai dalla scuola e mi ricordai anche del nome Arthur Miller. Tornando ai giorni della vita in comune, c'era un cane di Glasgow che ci stava attaccando mentre camminavamo, che rispetto è quello? The Crucible, pensai “me lo ricordo”, pensavo fosse un libro e pensai bene lo prendo, e presi il copione, il primo che avessi mai guardato. A quel punto ero diciannovenne, ero abbastanza interessato alla politica, riguardo la caccia alle streghe di McCarthy negli anni 50, questo tipo è stato in grado di cammuffare ciò di cui stava realmente parlando per buttarla su Salem.
Così pensai “E' davvero fantastico essere una cosa e fingere di esserne un'altra”. Non vi dico che grande momento della mia vita è stato quello. Non ero mai stato a teatro, I miei amici dicevano “beh, perchè non vai a vedere qualche spettacolo allora, magari è divertente”.
E c'era un posto chiamato teatro cittadino, ci andai e vidi tutti quei bellissimi spettacoli di cui non ero a conoscenza. E così per un periodo di circa due anni diventai quasi un letterato in termini di commedie, qualcosa di cui pensavo “beh,quello non fa per me”.
Nel giornale c'era la pubblicità di un posto chiamato Glasgow Arts Centre, mettevano in scena spettacoli e cose del genere, e ricordo di essere stato la prima sera dentro una stanza con almeno 100 persone che gridavano ed urlavano “guarda me, me, me”.
Stavo per girare I tacchi ed andarmene. Ma ho resistito e mi sono seduto là e ci sono andato per quasi sei mesi, e questa donna meravigliosa che si chiamava Maggie Kinloch venne da me una sera e disse “che ci fai tu qui?”, e io risposi “beh, sono venuto per la commedia”, lei disse “davvero? Stai seduto lì senza far nulla”. E lei fu davvero dura, e pensai “okay, qui devo fare qualcosa”.
Ci volle un altro mese circa per raccogliere il coraggio. La prima vera cosa che feci: far ridere la gente, ed effettivamente ciò mi fece scuotere. E da quel momento, tutto cambiò nella mia testa. Cominciai a pensare di poter essere veramente bravo in questo.
Poi Maggie Kinloch e un altro tizio chiamato Robbie Molson, ci dissero “perchè non provate la scuola teatrale?”. E quello fu l'inizio per me nell'avere un po' di determinazione a liberarmi da quest'accento che sentite, perchè dal minuto in cui sono entrato nella scuola teatrale mi venne detto “se continui a parlare così non lavorerai mai”, e ciò fu orribile fino a che ne fui coinvolto.
In effetti c'erano solo tre scozzesi quell'anno; altri due ragazzi di Glasgow, un ragazzo di Castlemilk, che era una zona più dura, e lui ce la fece. Un giorno parlava come me e il giorno dopo arrivò e cominciò a parlare in quel modo. Nei seguenti tre anni ho lottato molto con le letture e con gli insegnanti, ma ero determinato a farcela.
Non scapperò più con la coda fra le gambe. Resisterò, l'affronterò e continuerò questa carriera nel modo in cui mi vedo adatto.
Quindi cosa riserva il futuro? Cosa ne pensate?
Suppongo sapete, la cosa da dirvi è questa onestà, credibilità, energia. Le cose possono mettersi in modo da allontanarvi sempre più da quell'obiettivo, dunque che voi vogliate diventare un muratore, o che vogliate diventare un atleta, ricordatevi ciò che è reale, ciò che è sincero e ciò che vale.
Sapete, uno dei grandi registi con cui ho lavorato – Danny Boyle – la sua più grande qualità è il suo entusiasmo per ogni cosa tu faccia. Ho perso il conto di tutte le volte in cui durante Trainspotting e The Beach e 20 Weeks Later ci fermavamo perchè Danny stava ridendo perchè si divertiva troppo.
Vedi, quando qualcuno ti dà quella pacca sulla schiena, di cui tutti hanno bisogno, non importa quanto tu sia sicuro di te, tu ne hai bisogno. Danny era bravo in quello. Dunque se vedessi un giovane e sedicenne Robert Carlyle camminare oggi in questo viale, gli appiccicherei la mano sulla spalla, lo strizzerei e gli direi “figliolo, vai e agisci”.
Suppongo, se devo interpretare un qualunque ruolo, credo di dover dare voce alle persone che non ne hanno una. Ripensando alla mia infanzia, il ragazzino del confine Est di Glasgow, quel ragazzino che non era nulla, beh ho costruito una carriera interpretando tizi che sono meno di niente.
Sai quando pensi “è possibile per qualcuno che viene dal nulla?”allora la risposta è assolutamente sì. Ma vi dico questo: non pensate al passato. Pensarci può farvi confondere e farvi dubitare di voi stessi. Continuate ad andare avanti, continuate a muovervi.
Una persona che mi ha sempre confuso davvero dall'inizio è stato mio padre. E sapete cosa fece, fu molti anni dopo, credo avessi già girato Full Monty, Trainspotting e perfino Bond e una sera stavo seduto con mio padre e disse “te la stai passando bene eh figlio”e io “le cose vanno bene papà”, e lui disse “sai” e tirò fuori dalla tasca questo libretto bancario, lo guardai e c'erano sopra 3000 sterline. E disse “quando hai deciso di lasciare la pittura per la recitazione, non ero sicuro se avresti avuto successo o meno, così ho risparmiato un po'di soldi, nel caso non ce l'avessi fatta, ti avrei comprato un furgoncino, un piccolo set di quadri, qualche pennello e saresti andato per la tua strada.
E mi fermo ora perfino pensando a quello, che lui avrebbe fatto una cosa del genere per me sapete. Gli dissi “papà, davvero non ho più bisogno di soldi”. Allora gli comprai subito una casa. Gli dicevo “papà spendili e basta” e quella fu credo una delle cose più belle che chiunque avrebbe potuto fare per qualcun altro, certamente ad un padre da parte del figlio.
Voglio dirvi, mio padre era un uomo davvero onesto e, secondo me, se questo è tutto quello che nella vostra vita vi resta da lasciare, è una cosa ricca e meravigliosa da lasciarsi indietro. Ed è qualcosa che spero di poter tramandare ai miei figli. I miei figli sono tutto. Li amo più della mia vita, voglio tutto per loro. La famiglia è una cosa importante per me. Non ne ho mai avuta una, voglio costruire la miglior famiglia che posso.
Beh, eccoci qui alla fine della nostra passeggiata, ma devo dirvi che mi sono divertito oggi. Credeteci o no, oggi sono quattro anni che è morto mio padre, quindi spero che ciò significhi qualcosa per voi, certamente significa qualcosa per me. Ora vi lascio, ma ovunque stiate andando, continuate a camminare, e vi auguro una buona giornata.
Nigeria, ma era successo qualcosa nel suo paese e Mr. Macooloo se n'era andato, e tutt'ad un tratto questo palazzo vittoriano venne abbandonato. Eravamo stati in altre case prima, piccole case scadenti, questa era la prima volta che avevamo un vero posto-letto, perfino mio padre non sapeva cosa fosse, e certamente io non sapevo cosa fosse, c'erano altre persone in questa casa ma non necessariamente parlavamo con loro. Così mio padre cominciò a chiacchierare con I vicini. E ad ogni porta che si apriva le persone erano una più pittoresca e spettacolare dell'altra, ciascuno a modo suo, e loro lo guardavano e dicevano “così lei è il padre del ragazzo”, “sì”,”dov'è la madre?”,”se n'è andata”.
Così mio padre ed io diventammo delle celebrità in quella casa, venendo dal confine Est, combattendo per il cibo. Io e mio padre siamo sopravvissuti per una settimana con il budino alla crema in polvere fatto con acqua. Non posso dirvi com'è, provatelo voi stessi, il colore è una specie di arancione traslucido e ricordo che mangiavo questa sbobba. Prima venivamo da quello e dalla strada, ed improvvisamente era come se io e mio padre avessimo una famiglia. Un aspetto interessante, ciò mi fa ridere comunque per dirvi quanto era bizzarro il mondo in cui mi sono ritrovato, mi ricordo passando dall'oscurità del confine Est di Glasgow, e successivamente al confine Ovest in quella casa, c'era una coppia che si chiamava Roger e Rosemary, e Roger e Rosemary avevano un camaleonte. Immaginatevelo per un ragazzino ciò era incredibile.
Loro si mimetizzano, cambiano colore e cose del genere ed io mi sedevo, fissando quel camaleonte per ore ed ore ed ore cercando di vederlo cambiar colore con quello della carta da parati, ma ovviamente lui scappò. Ed ho sempre pensato “chissà cosa sarà successo a quel piccolo camaleonte”, magari avrà incontrato un altro tipo di lucertola e avranno messo su famiglia e tutt'ad un tratto dozzine di creature camaleontiche se ne staranno andando in giro per Glasgow. Quindi fu divertente. Arrivò il 1966/67 – era cominciata l'estate dell'amore ed il vento di un nuovo stile di vita stava attraversando l'oceano e mio padre l'accolse a braccia aperte. Cominciò ad ascoltare Dr Timothy Leary. Si emozionò, si lasciò piegare e vi si abbandonò, e nel giro di un anno Il colletto e la cravatta erano spariti, I suoi capelli arrivavano al sedere, la sua barba era lunga fino al petto, e tutte le persone che mi circondavano si conciavano in quel modo. Ed ecco, tutt'ad un tratto venivamo chiamati hippies.
Vedete, c'erano altre donne là dentro, madri e figlie, così di colpo era come guardarsi allo specchio, avevo degli amici per la prima volta, e mio padre, per la prima volta in tanti anni, poteva finalmente lasciarmi con la gente ed andare avanti un po' con la sua vita. Cominciammo a fare un po' di dipinti e decorazioni e cose del genere, guadagnando un po'di soldi. Ma, come di certo sapete, tutte le cose belle finiscono. I giorni di Belmont Street stavano per finire, la casa di Mr Macooloo stava per essere venduta.
Diritti degli abusivi – loro non potevano cacciarti se c'era qualcuno in casa, quel giorno in cui tutti erano fuori, loro arrivarono e chiusero tutto a chiave, e noi eravamo in mezzo alla strada - di nuovo. Dunque in massa decidemmo di andare a Londra perchè uno dei ragazzi del palazzo conosceva questo tipo chiamato Dingo che possedeva un palazzo ad Ifield Road a Chelsea che aveva vinto durante una partita a carte.
Così tutta la nostra comitiva, circa in 20, andò ad abitare in questo bellissimo ma delapidato palazzo a Chelsea. E se c'erano persone pittoresche nel palazzo di Glasgow, potete immaginarvi con cosa dovetti confrontarmi a Londra. Buddhisti, Jamaicani, gente che non avevo mai visto prima in vita mia!
Durò un paio di anni, poi ci trasferimmo di nuovo in massa giù a Brighton. E tutto ciò che vi sto dicendo è vero, sulla mia infanzia questa è la verità. Dormimmo sulla spiaggia di Brighton per circa diciotto mesi, ci saranno state forse cinquanta, sessanta persone che dormivano sulla spiaggia sotto questo pontile, e quando pioveva ciò che mio padre di solito faceva era avvolgermi in questi sacchi di plastica come un involtino e portarmi sul lungomare, spostare le vele che coprivano le sedie a sdraio e mettermi lì, e così avrei passato la notte.
Ricordo io e mio padre camminare per miglia verso il cinema che ti faceva entrare grazie alle bottiglie di limonata. Lui diceva sempre che lo faceva per non farmi pensare al fatto che mia madre non era lì; fu probabilmente per non fargli pensare a lei più di chiunque altro. E mio padre mi avrebbe portato a vedere qualunque film avessi voluto vedere finchè fosse stato un western, e quella passione per i western e I cowboy mi è rimasta per tutta la vita. Adoravo l'idea dell'uomo in nero che cavalcava per la città, nessuno sapeva chi fosse, nessuno sapeva da dove veniva, e tu sapevi sempre che lui stava andando da qualche parte, ma non sapevi mai bene dove. Adoro ancora quell'idea, e penso che alla fine si sia riflessa in buona parte del mio lavoro.
Vedete, sulla mia storia, e sulla storia che vi sto raccontando oggi, ci posso ridere sopra adesso ma capite al tempo mi vergognavo. Non mi piaceva la mia storia, così quella dei cowboy e del mondo in cui vivevano mi pareva una storia migliore da raccontare. Ed uno dei miei primi ruoli infatti fu un personaggio chiamato Hamish Macbeth. Ora, se mai c'era un cowboy, eccolo là. Fui persino in grado di farlo vestire in nero. Diventò per me come Yul Brynner, Hamish Macbeth. Come spiegarvi come sono diventato un attore? A sedici anni di colpo mi confrontai con la realtà, che fu “che cosa farai adesso?” Un giorno ero un macellaio; ho lavorato in un negozio di ferramenta per un paio di mesi; ho lavorato sugli autobus, ero uno degli ultimi controllori bigliettai di Glasgow.